Se volete ascoltare le agghiaccianti voci catturate durante le sessioni di transcomunicazione audio integralmente vi basterà scaricare il file e potrete accedere al download diretto.
Il video permette di comprendere tramite l'ausilio di filmati e tracce audio il processo di transcomunicazione e i suoi risultati più inquietanti. All'interno dello ZIP di download troverete anche il file digitale del Libro.
Il file completo del Libro contenente tutti gli studi e le tecniche per ottenere Transcomunicazioni strumentali con il racconto integrale del percorso dell'autore dal 1973 ad oggi.
Le Voci dirette vengono registrate per la prima volta su nastro magnetico nel 1956 dal parapsicologo americano Raymond Bayless, mentre attua sperimentazioni con il medium Attila Von Szalay. Tali “voci”, ossia la presenza di suoni e/o rumori non udibili in precedenza, sono un fenomeno da tempo noto, verificatosi durante alcune sedute medianiche; esse rientrano da molto tempo nella casistica parapsicologica. La voce diretta è un fenomeno paranormale a carattere parafisico, consistente in voci pronunciate distintamente, le quali vengono percepite nella sala dove si eseguono le sedute medianiche. Le “voci” provengono da vari punti, per lo più dall’alto; esse intrecciano dialoghi con i presenti ed usano un linguaggio sconosciuto di tipo arcaico, o talvolta noto ad uno soltanto di loro. Gli ultimi casi accertati in Italia, di voce diretta, si sono avuti con il medium Demofilo Fidani.
La Chiaroudienza invece è il fenomeno tramite il quale, i messaggi vengono percepiti a livello auricolare e consistono in impulsi sonori; per lo più si hanno parole pronunciate in modo distinto ed a volte rumori vari che il sensitivo percepisce in stato di veglia o di trance leggera. Nella chiaroudienza riscontriamo un intreccio di soggettività e di oggettività; la manifestazione classica è però soggettiva, poiché la comunicazione viene udita solo dal soggetto e consiste in messaggi parlati che danno notizie su eventi passati, presenti o futuri, consigliano, ammoniscono e danno ordini. La “voce” viene sovente riconosciuta come quella di un defunto o di un vivente che interagisce per meccanismi telepatici. Le parole vengono bisbigliate all’orecchio, in quella fase di dormi-veglia, nella quale è più evidente la variazione dello stato di coscienza. Si è potuto stabilire che le “voci” percepite con la chiaroudienza e le “voci” ottenute con le Registrazioni Elettromagnetiche Paranormali (R.E.P.) o Registrazioni Psicofoniche che dir si voglia rientrano nel quadro delle Paranormalita’ Elettroacustiche.
Le definizioni riportate in questi due paragrafi sono tratte da "L'uomo e L'Ignoto" (Armenia Editore)
Il nostro corpo fisico è pervaso da elettroni, ed i diversi fenomeni cui assistiamo, quali: psicocinesi, telepatia, precognizioni, ecc... non sono altro che interazioni di campi biologici, psichici ed energetici, riconducibili alla stessa energia che si manifesta sotto aspetti diversi. Secondo Charon in "Lo spirito, questo sconosciuto" (Armenia Editore), gli elettroni rappresentano lo Spirito nell’essere umano e nel cosmo. Gli “elettroni pensanti” che egli chiama eoni, sarebbero localizzati a livello della catena elicoidale del DNA, ed avrebbero la capacità di memorizzare; la capacità di acquisire informazioni è legata inoltre a meccanismi genetici.
Ora per quanto riguarda le Registrazioni Elettromagnetiche Paranormali(R.E.P.) ed il conseguente problema delle Audio- transcomunicazioni, io ipotizzo che questi eoni si servano di “emissioni” fotoniche, attraverso le quali, riconvertono la luce in suono; essi possono comparire altresì come immagini su video, ed i fenomeni di Psicovisione sembrano confermarcelo. Per le Psicoimmagini si opera dunque sul fermo immagine del videoregistratore, avendo precedentemente puntato la videocamera sul monitor del televisore, quest’ultimo avente la manopola di sintonia del colore posizionata sul bianco e nero, ed utilizzando un canale idoneo. Sempre per quanto riguarda l’ottenimento di fotografie dal videoregistratore, occorre tenere presente che è necessario cercare l’esatto tempo di esposizione, inoltre occorre stabilire il tempo di sviluppo più idoneo per aumentare la sensibilità della pellicola. Sarebbe perciò opportuno, effettuare delle fotografie in bianco e nero, provando poi a svilupparsele da soli e facendo ripetuti tentativi. Infatti se il tempo di sviluppo non è quello giusto, i “volti” possono non evidenziarsi bene, o addirittura sparire del tutto.
Nel primo periodo andante dal 1984 al 1985, le registrazioni le ho eseguite quasi sempre da solo, operando nei luoghi più impensati, sia in orari notturni che diurni, per vedere sino a che punto l’ambiente e l’inconscio dell’operatore influivano sulla riuscita dell’esperimento. Prima del 1984 ho eseguito ad esempio una registrazione in un cimitero di campagna privo di illuminazione, alle ore 22; il giorno dopo, ho usato le stesse procedure alle ore 10 del mattino, recandomi nello steso posto.
Sono partito cioè dal presupposto che lo stato d’animo sarebbe stato decisamente diverso nell’orario di registrazione notturna, se non altro per il maggiore stato di raccoglimento e che quindi ci sarebbe stata una maggiore influenza da parte dell’inconscio dello sperimentatore: non ho ottenuto a quei tempi alcun risultato, o perché non c’era stato ancora l’ “innesco”, o perché probabilmente, essendo questa una delle registrazioni iniziali, sbagliavo nella fase di riascolto. In presenza del Gruppo, ho notato poi successivamente, che la fenomenologia subiva un miglioramento sotto il profilo acustico. La maggior parte delle sperimentazioni iniziali è stata eseguita con registratori a cassetta. Alcune frasi si incidono direttamente nella fase di registrazione; le più deboli invece si ottengono nella fase di riascolto.
Oggi, dopo essermi spinto a fondo con la mia testardaggine, credo che la ricerca in questi “mondi” inesplorati sia fattibile, ma a patto che ci si ponga nelle condizioni idonee e soprattutto facendo un serio e costruttivo lavoro di pulizia interiore. Non possiamo porci davanti a “Loro”, intendo dire davanti agli Spiriti superiori, se non siamo nelle condizioni idonee e cioè: fisiche, psichiche e spirituali. Io sono certo di aver avuto una valida protezione, senza la quale non mi sarebbe stato possibile comprendere alcuni meccanismi importanti e soprattutto sarei potuto incorrere in gravi problemi di possessione, con relativa perdita del senso di identità.
Vorresti avere un'anteprima dei materiali che troverai? A tale scopo abbiamo creato dei brevi DEMO con estratti audio e video.
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File esplicativo su alcuni esempi di Transcomunicazioni Audio e Video Download
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E' ipotizzabile che soltanto parte della struttura energetica "più raffinata", quella cioè che ha subito dei salti quantici, e che perciò si trova ad uno stato vibratorio qualitativamente superiore, "conservi se stessa" portando dietro l'informazione acquisita durante la vita terrena. L'informazione che il soggetto riesce ad incamerare durante l'esistenza su questa terra e soprattutto la qualità del "processo informazionale", che si attua attraverso salti quantici, (legati soprattutto allo stile di vita dell'individuo), contribuiscono a migliorare lo stato di coscienza della "Entità" disincarnata. Lo stato di coscienza nelle dimensioni immateriali dell'esistenza, si acquisisce dunque già qui, su questa terra, giorno dopo giorno. Tale stato di coscienza è legato a meccanismi informazionali e pertanto detta Informazione è la realtà ultima e più concreta dell'universo. Noi siamo al tempo stesso materia ed energia; noi materia ed antimateria. Noi che se miglioriamo il nostro "livello vibratorio" ci liberiamo dello spazio e del tempo, entrando di conseguenza nell'Eterno. Noi, ad evoluzione avvenuta, una espressione perfetta delle manifestazioni del Creato. Noi, un nulla che può tuttavia assorbire il Tutto, a patto però che ci si renda disponibili.
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